Commentario abbreviato:1Re 11:7Capitolo 11 Le mogli e le concubine di Salomone, la sua idolatria 1R 11:1-8 La rabbia di Dio 1R 11:9-13 Gli avversari di Salomone 1R 11:14-25 Promozione di Geroboamo 1R 11:26-40 La morte di Salomone 1R 11:41-43 Versetti 1-8 Nelle Sacre Scritture non c'è un caso più malinconico e sorprendente di depravazione umana di quello qui riportato. Salomone divenne un pubblico adoratore di idoli abominevoli! Probabilmente, a poco a poco, cedette all'orgoglio e al lusso, perdendo così il gusto della vera saggezza. Nulla costituisce di per sé una sicurezza contro l'inganno e la depravazione del cuore umano. Né la vecchiaia guarisce il cuore da qualsiasi propensione al male. Se le nostre passioni peccaminose non vengono crocifisse e mortificate dalla grazia di Dio, non moriranno mai da sole, ma resteranno anche quando ci verranno tolte le opportunità di gratificarle. Chi pensa di stare in piedi, stia attento a non cadere. Vediamo quanto siamo deboli da soli, senza la grazia di Dio; viviamo quindi in costante dipendenza da questa grazia. Vigiliamo e siamo sobri: la nostra è una guerra pericolosa e in terra nemica, mentre i nostri peggiori nemici sono i traditori del nostro stesso cuore. Riferimenti incrociati:1Re 11:7Lev 26:30; Nu 33:52; 2Re 21:2,3; 23:13,14; Sal 78:58; Ez 20:28,29 Dimensione testo: |